URBAN EYRIE: A Haven in the City
Il concorso Urban Eyrie, chiedeva la realizzazione di uno spazio reale o virtuale inteso come un " rifugio, un paradiso, un eremo " comunque un luogo che potesse migliorare il rapporto tra l'individuo ed il contesto urbano. Alla base della nostra idea progettuale c'è il desiderio di trasformare o meglio rielaborare alcuni elementi di crisi dell'ambiente urbano quali: il rumore del traffico, lo smog e l'illuminazione artificiale in elementi di progetto e di forza.  All'interno di una struttura ergonomicamente studiata in cui è possibile stare, rilassarsi, giocare, ripararsi; dispositivi tecnologici, rielaborano e trasformano l'inquinamento in fragranze profumate, il rumore del traffico in suoni ed elementi vetrati fotocromatici, consentono una adeguata diffusione della luce.

                                              Arch. Rosetta Angelini, Arch. Emanuele Tarducci, Dott. Arch. Antonino Di Raimo, Dott. Arch. Giovanni Betti
 

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