MAXXI Museo delle arti del XXI secolo 
        Roma 16 febbraio 2023
      
      Invito
    
 «Giuseppe
        Terragni: Architettura Terapeutica»
       
    
Antonino Saggio
              Giuseppe Terragni Vita e opere
              Edizioni Laterza,Roma-Bari 1995
              Presentazione di Francesco Tentori


Antonino Saggio
                Giuseppe Terragni Una biografia
                    critica
                Letteraventidue, Siracusa 2022
                  Con un contributo di Peter
                  Eisenman 
                  e una presentazione di Francesco Tentori
      
        I. Overview della Vita
        Giuseppe Terragni, architetto 
        nato a Meda nel 1904 morto a Como nel 1943
      
GIUSEPPE ERCOLE ENEA
Ciam III
 Terragni Patris II - Ciam III
Terragni Patris II - Ciam III
Durante il viaggio Terragni presenta "in anteprima" il Piano Regolatore di Como, ecco di cosa si trattava:
“Il Piano regolatore di Como – vinto con il gruppo CM8 e illustrato da Terragni in anteprima al Ciam – è uno sforzo serio di previsione della crescita della città sulla base di dati che, una novità nel 1934, vengono faticosamente raccolti e analizzati. Non vi è alcun formalismo (Pagano li chiamava merletti ritagliati) in questo piano regolatore, ma uno sviluppo della città aperta al territorio circostante e alla regione. Per il centro antico, si applicano in diversi punti le tecniche di diradamento che Terragni aveva già studiato negli anni Venti e si sottolinea la necessità di «urgente e radicale risanamento» dei malsani quartiere della Cortesella, di Macello vecchio e di Via Vitani. Piuttosto dei massicci sventramenti promossi in altre città italiane o le ancora più radicali soluzioni proposte da Le Corbusier per Parigi, i progettisti indicano, con attenzione chirurgica, rettifiche e parziali allargamenti di sedi stradali già esistenti. Esse hanno però esclusivo carattere di «viabilità interna» (nè di attraversamento, nè di monumentalità) dato al contempo viene proposta una viabilità anulare esterna della cinta murata".
Ricordo di Piero BottoniL'Architettura 1968 p.196
La Guerra
da "Giuseppe Terragni: la Campagna di Russia" mostra a Como a cura di Attilio Terragni e Alberto Longatti
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Overview dell'Opera di Terragniaprire in nuova finestra
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L'Asilo Sant'Elia
Como 1936-137
film
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Tomba di Roberto Sarfatti
Col d'Echele 1935
Mappa Gm

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Danteum
                    con Pietro Lingeri
                    Roma 1938
                  
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      disegno attribuito al Palazzo dei Congressi 1937
    
    
    
Thomas
        Schumacher 
        1941-2009 
 
    
opera del 1980 anticipato da Parametro del 1976
Schumacher
      scrive che è stato  colpito dal Danteum attraverso la
      pubblicazione nel numero di
      “Architettura cronache e storia“ del 1968. Numero  con testi
      di Renato
        Pedio
      Da ciò si desume che o Colin Rowe non fosse a conoscenza del
      Danteum un vero dommage perchè il Danteum è una delle prove più
      assoluta delle sue teorie - 
      oppure è Schumacher che - essendone stato allievo molto
      vicino  - glissa su questo punto. 
      Collage city è del 1978. 
 
 
«Glorificare un
        grande valendosi dell’esaltazione di una sua opera che fu
        definita divina, determina forse per la prima volta nella breve
        storia dell’architettura moderna un fatto di estrema importanza.
        Si tratta di ottenere il massimo di espressione col minimo di
        rettorica, il massimo di commozione col minimo di aggettivazione
        decorativistica e simbolistica. (…) 
        È il collaudo che si vuol tentare della nuova architettura sul
        banco di prova della triade così piena di incognite e di
        equivoci stabilita dalla monumentalità, dal simbolismo, dalla
        aulicità»
        
        Pietro Lingeri, Giuseppe Terragni, 
        Relazione sul Danteum 
      
        
      
seguendo il
        Convivio: "letterale, allegorico, morale, anagogico. Così forse
        dovremmo fare anche noi seguendo la relazione di Terragni, 
        cercando di definire i vari gradi di lettura nell’edificio
        stesso, un lavoro ancora da investigare e ultimare in modo
        esauriente e definitivo. "
      
        Luca
              Ribichini 
            "Danteum: la forma di un pensiero.
            "in  Giuseppe Terragni a Roma - Catalogo
            della mostra a cura di F. Mangione e L. Ribichini, 
          A. Terragni, Prospettive edizioni, Roma 2015 
      

    
      in questo brano Luca ribichini, non solo esplicta
        la necessità della sovrapposizione tra Sala della selva oscura e
        il Paradiso, ma  mette in evidenza,  accompagnato da
        Attilio Terragni, la presenza di  una colonna di vetro che
        dal paradiso 
        scende al centro della selva .Il buio della foresta è rotto da
        un faro lumioso sin troppa evidente metafora della funzione di
        illuminazione e guida di Virgilio. Ma agli amici Tommasini
        rimandiamo al disegno dello stesso Terragni. 
    
 
 
 
 
Documentazione:
          Museo Virtuale
      
                    Cattedrale 
                    1943


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corso “Terragni Futuro”, prof. Saggio,
                  Sapienza Università di Roma 2004; ricostruzioni a
                  cura di Berthold Scharrer et al.
                
                
                  
                

L'articolo con la
                    ricostruzione della Cattedrale del 1943 è in
                    pubblicazione nel numero 65
                    della rivista "Disegnare" 
                    Gangemi editore
                
              
                
                
                
                
                
                
                
                
                
Parlando con Luigi Franciosini 
                    dell'ultimo  progetto di Terragni 
                    
                    il mio amico mi ricordava, 
                    parafrasando
                        Enest Jünger,
                        che
                      
prima di compiere un
                    salto all'indietro, verso il primordiale, bisogna
                    liberarsi del superfluo e 
                    soprattutto che 
                  
quando il mondo è
                    occupato dal sentimento del sacro non tutto è
                    perduto
                  
"Resta la battigia e
                    su di essa il tramonto" - scriveva  Jünger
                  
Terragni,
                      disegnando la Cattedrale del 1943 lo sapeva che 
                    
solo l'arte ci
                      può salvare.
                
                
                
                
                
                   
Bibliografia
                    
                  
                  
  Mostra a  Como a cura di Attilio
                  Terragni, Valerio Mosco con Alberto Longatti 
                  "Giuseppe Terragni: la Campagna di Russia" 
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 Valerio Paolo Mosco, L'Ultima
                    Cattedrale, Sagep Genova 2016
                
                
              
vedi altre Citazioni Bibliografiche
              
