Nel 1926 viene realizzato il primo edificio capace di mostrare che il mondo dell’architettura è 
 profondamente cambiato: l’edificio del Bauhaus di Walter Gropius.
 In questo edificio i parametri classici vengono modificati tutti insieme:
 EPOCA CLASSICA 
 EPOCA MODERNA 
 
 TIPOLOGIA 
 Prima la tipologia e poi le funzioni Prima le funzioni e poi la tipologia 

 COSTRUZIONE DELLA CITTA’ E DELLO SPAZIO 
 Edifici inseriti in una griglia predefinita 
 Appiattimento delle città 
 Spazio non conformato della rete stradale ma libero e adattabile all’edificio 

 COSTRUZIONE 
 Struttura portante continua Struttura portante per punti e maggiore 
 flessibilità 

 FUNZIONALITA’ 
 Gli edifici si differenziano funzionalmente e tipologicamente tra di loro: chiesa, scuola, casa…
 Più funzioni sono accorpate in uno stesso edificio: dormitorio, aule, fabbrica tutto in uno 

 VISIONE 
 Basata sulla prospettiva e sul proporzionamento Basata su meccanismi che si muovono con sistemi di 
 assemblaggio frammentati e dinamici (cubismo, neoplasticismo) 
 
 Oltre al capovolgimento dei parametri classici nascono con il Bauhaus nuovi valori estetici e formali.
 Nasce la necessità di trasparenza intesa come possibilità di stabilire uno stretto rapporto tra il
 mondo esterno ed il mondo interno all’edificio avendo quindi la possibilità di introspezione e 
 contemporaneamente di godimento del mondo esterno dall’interno. 
 Vengono eliminate tutte le decorazioni e sostituite con elementi standardizzati. 
 
 Nasce quindi la tendenza all’astrazione degli elementi, si passa ad esempio
 dal tradizionale tetto afalde alla copertura piana.
 L’edificio è visto in modo dinamico attraverso una logica di movimento 
 e di frammentarietà.
 Esso si muove nello spazio come se fosse una macchina con movimenti 
 rotatori simili a quelli degli ingranaggi.  
 Dopo la Rivoluzione industriale si assistite quindi ad una vera e propria
 Rivoluzione architettonica.
 Questo non può che suscitare in noi una profonda considerazione su ciò 
 che sta accadendo ai giorni nostri. 
 Da circa la metà degli anni ’50 si sta assistendo alla nascita di una 
 nuova era, quella Informatica,
 che ha già dato avvio ad una nuova e sconvolgente Rivoluzione:
 Diminuisce l’esigenza di mano d’opera a causa dell’informatizzazione 

 dei processi produttivi. 
 Aumenta il lavoro nel campo dei servizi e dell’informazione. 
 I macchinari riducono sempre di più il loro ingombro grazie al processo
 di miniaturizzazione dei componenti. 
 Parallelamente, in analogia a ciò che è successo in Architettura dopo
 la Rivoluzione industriale, 
 non possiamo non pensare che si sia innescato dopo l’inizio della 
 Rivoluzione Informatica un nuovo 
 processo di rinnovamento architettonico sul quale gli architetti d’avanguardia stanno peraltro già
 lavorando in questi ultimi anni.