Corso di Progettazione Architettonica Assistita

CDL Via Flaminia Univ. La Sapienza

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III Ciclo: Il Mondo dei vettori. Geometrie e layer
e V Ciclo: La creazione della tridimensionalità. Estrusioni, Rotazioni, Operazioni booleane
 

Dodicesima Lezione: Ancora delle Elle

Approfondimenti
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29/04/2002

1.  La lezione è propedeutica a una esecitazione metaprogettuale, di micro progettualità collettiva.

Dovete presentare, tutto sul vostro web quindi "alla fine" come jpeg, un  Assaggio che si chiamerà convenzionalmente

"L'Elle world".

Esso conterrà:

A. Piante bidimensionali del vostro schema con arredo base e dimensioni base (compiuto in un Vector package a vs scelta)
B. Due Viste anche schematiche del Modello 3D (in un 3D modeler a vs Scelta)
C. Una vista schematica,  assonometrica di una aggregazione del VOSTRO Modello 3D con quello di altri due vostri colleghi a vs scelta (casuale, amicale, geografica, dall'autoritratto eccetera). Può non essere reciproco  (per lo scambio se ci sono problemi usate il Modello Dxf) e insieme a questo spedire "uno e un solo Prospetto finale" se volete con ombre all'architetto De Luca. 72 dpi, dimensione foglio Massimo 10cmx10cm

Calendario possibile
Punto A per il 3 maggio, Punto B per l'8 maggio, punto C fine per 13 Maggio


 
 


La elle e la storia


Stefano Pedretti.

LC Exprit Nouveau 25 ca

Aalto Mairea 36 Ca

aalto casa sul Lago 1952 ca


Wright Jacob 1936 ca


Louis Sauer, Progetti a Philadelphia e Penn's Landing Square

Vedi AS, Louis Sauer Offcina 1988

oppure

Articolo Su Coffee Break

Sul Concetto tecnico di Case Basse ad alta densità


Eisenman


 
 

Approfondimenti a cura degli Studenti


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Il gioco delle Elle
 

Da: "Roberto Sommatino" <robertosommatino@libero.it>
A: "Antonino Saggio" <Antonino.Saggio@uniroma1.it>
Data: Mar, 30 apr 2002 11:38
 

Il gioco delle Elle
 http://www.silab.dsi.unimi.it/~al367212/DOC

" Il gioco delle Elle consiste in una scacchiera quadrata composta di 16 caselle sulla quale poggiano: due pezzi a forma di Elle che coprono parti di scacchiera corrispondenti alla mossa del cavallo negli scacchi; due pezzi "neutri" che occupano solo una casella.
Le Elle non possono sovrapporsi ne' tra di loro ne' sui pezzi neutri (ne' viceversa); ad ognuno dei due giocatori corrisponde una Elle.
Ogni giocatore al suo turno deve:
porre la sua Elle in una posizone di scacchiera libera da altri pezzi e che non sia la stessa in cui era prima;
opzionalmente spostare uno dei due pezzi neutri in una casella libera.
Il giocatore che al suo turno non riesce piu' a muovere la propria Elle e' il perdente. "
L'autore della pagina (in formato testo) analizza questo problema con la teoria dei grafi e poi lo realizza con un programma in C. La segnalo come curiosità perché il testo è veramente troppo lungo e poi manca l'applicativo.

Sempre per Vivere e Progettare
ecco un fantastico sito sul "La Vita istruzioni per l'uso" di Georges Perec il meglio per Italo Calvino e Roberto Sommatino

Georges Perec è nato a Parigi nel 1936 e vi è morto nel 1982. Collaborò a numerose riviste, tra cui "Les lettres nouvelles", "N.R.F.", "Partisans", "Cause
commune". Quindi scrisse romanzi e soggetti per il cinema. Tra le sue opere: "Le cose", "Pensare/Classificare", "Storia di un quadro", "W o il ricordo d'infanzia",
"53 giorni".

ho trovato finalmente un sito esauriente sul curioso romanzo di Perec, opera che tante attinenze ha con molti dei concetti che trattiamo.
Ora che poi ci siamo imbattutti perfino sulla "elle" mi sembra bello che chi tra di noi non conosce ancora questo testo abbia l'occasione di farlo proprio ora.
Da: "Roberto Sommatino" <robertosommatino@libero.it>

Scarpa si pronuncia con la elle: Intrigante

La storia della “elle” non poteva non riportarmi alla mente Carlo Scarpa. Forse perché quando penso architettura egli è sempre tra coloro che tengo ben presenti, ma anche perché Scarpa è stato sublime “inventore” e manipolatore di un repertorio geometrico tra i più rigogliosi ed originali (grazie e malgrado la forte influenza wrightiana), che non manifesta i segni dell’età e che, come osserva Zevi per gli schizzi di Sant’Elia, nasconde tra le sue pieghe sempre fatti nuovi. .........
 

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Si riflette sulla psicologia della Forma, a Partire da Arheim: Appassionante

Da Antonia Marmo, riflessioni sulla Elle

E dal Labirinto alla mostra appena ingurata di Kounellis e (Image Firenze): critical news

di Italia Rossi

Questa sera si è inaugurato il nuovo lavoro di Ianis Kounellis. Si tratta di un enorme labirinto che invade tutto il salone d'ingresso della galleria nazionale di arte moderna. Le grosse pareti sono lamiere di ferro che tengono grandi quantità di carbone che sembrano traboccare in sommità. Si percorre, ci si perde in questo paradiso di elle, si scoprono avvenimenti dietro gli angoli.
Non è proprio niente di nuovo in realtà, ma rilassandosi in questa ansia, si ha il piacere di avventurarsi in questo gioco, scontrandosi con quelli che hanno scelto una direzione opposta rispetto alla nostra, sfiorando la superficie del metallo che sporca indelebilmente i vestiti, le braccia, le mani.
Al secondo giro ho cominciato ad immaginare che chiunque dall'interno potesse muovere le pareti, disconnettendo i percorsi e componendone degli altri, interagendo e partecipando. L'ingresso e l'uscita sarebbero stati in punti sempre diversi. Tutto più misterioso, tutto imprevedibile, persino dall'autore. Il vero labirinto nel labirinto.
Questa continua mutazione, determinata dai movimenti delle individualità, mi ha fatto tornare in mente Oosterhuis. Le sue architetture sono organismi viventi e respirano i desideri delle persone (è plurale, a differenza di "gente", che è singolare). Questi desideri, queste persone muovono il cambiamento, il processo.
In contrapposizione a questo atteggiamento c'è l'esperienza dell'elevatore elettrico che si trova, esterno al labirinto, in un angolo del salone. Si può essere sollevati dal pavimento ed osservare il disegno del labirinto da una posizione non umana, disturbati solo dal suono (allusivo) della macchina.
 


Logo scherzoso e ricchi approfondimenti di Daniele Castigliani


    Quesito del corso: come faccio a trasmettere un disegno a distanza se sono ai tempi di Leonardo...?
    Quesito personale: Immaginiamo il prof.Saggio e Leonardo, ai tempi di Leonardo, mentre cercano di trasmettersi dei dati... ma secondo voi come andrebbe a finire?
    Dal brillante quesito è scaturito quello che ho chiamato "logo di scorta", il logo non ufficiale del corso 2002.
    L'idea è nata quando Lei ha detto che al corso di quest'anno si scherza troppo.

Daniele Castigliani 2002

che Manda anche un ricco approfondimento Candilis (sotto) Utzon, Neylan, Bicherdike, Allen & Partners e altri con ottima bibliografia e Immagini

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http://space.virgilio.it/c.paolo@tin.it/caad2002/diario%20di%20bordo/elle%20world/casa_a_elle.html

ho trovato sul numero di maggio di villegiardini una curiosa interpretazione di una casa-macchina a "elle" del 1934 che gira intorno al nodo centrale spinta da un motore di 3 Hp alla velocità angolare di 4mm/s.
chissà come si sarebbe classificata nel concorso "elle world" del corso Caad1934...

Paolo Candidi
c.paolo@tin.it <mailto:c.paolo@tin.it>