"ON&OFF" -  Nuove forme dell'Information Technology e della progettazione contemporanea

Supplemento de "L'architetto Italiano", Mancosu Editore, Roma

 

On&Off - Nuove forme dell'Information Technology e della Progettazione Contemporanea è un supplemento che si inserisce dentro il disegno editoriale de "L'architetto Italiano" per sostenere alcune tesi di innovazione. On&Off parte dalla convinzione che la presenza dell'Informatica nella società e, di conseguenza, nella architettura contemporanea, non sia un elemento puramente "strumentale".

 

Anno IV, n. 24, febbraio-marzo 2008

"INVERSIONE DI ROTTA" - pp. 88-91

 

Come architettura, scienza e tecnologia stanno determinando il ribaltamento del modello di sviluppo attuale

«Orbitando attorno alla Terra nella mia navicella spaziale, sono rimasto stupito della bellezza del nostro pianeta. Uomini del mondo, custodiamo e arricchiamo questa bellezza, non distruggiamola».Yuri Gagarin

 

 

L’occasione era di quelle che con difficoltà ci si lascia scappare e la portata dell’evento tale da aprire una profonda riflessione: la problematicità del presente, quale vero nodo da sciogliere per la definizione delle linee di tendenza di modelli di sostenibilità futuri per la città. Il presente, con i suoi limiti e le sue ambizioni, è il terreno in cui la scienza e l’architettura sono chiamate a confronto per delineare, consapevolmente e congiuntamente, un percorso di ricerca volto alla scelta del futuro più sostenibile tra tutti quelli possibili per le città di domani. All’Auditorium “Parco della Musica” si sono svolti, patrocinati dal Ministero degli Affari Esteri e promossi dal Comune di Roma Assessorato all’Urbanistica e RomaEnergia, un convegno internazionale e una mostra di architettura che su questo tema hanno concentrato sforzi e passioni.

 

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Anno V, n. 25, aprile-maggio 2008

"DESIGN MULTITASKING" - pp. 78

 

 

 

Agglomerati urbani, reti invisibili, dispositivi pervasivi. Gli ambienti in cui viviamo sono stratificazioni di sistemi materiali e immateriali, che spesso rimangono sfondi statici di ritmi sincopati da sovrapposizioni e mescolanze di processi della contemporaneità. La quantità di stimoli, generati dal sistema tecnologico che ci circonda, sollecita a un adattamento contestuale e favorisce, gradualmente, una predisposizione culturale al multitasking..Come i computer che gestiscono simultaneamente diversi compiti e mansioni, anche gli abitanti della città contemporanea tendono a sviluppare sempre più l’attitudine a svolgere contemporaneamente diverse attività appropriandosi di una modalità di esecuzione propria degli oggetti elettronici.Nonostante le sovrapposizioni e ibridazioni dinamiche di processi e attività siano caratteristiche endemiche della nuova fast-changing society, ormai presenti nelle matrici comportamentali e culturali, le tendenze nella progettazione degli spazi e degli oggetti di uso quotidiano restano però spesso ancorate a un approccio scarsamente flessibile.

 

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Anno V, n. 28-29, ottobre 2008 - gennaio 2009

"IN PRINCIPIO ERA LA TERRA" - pp. 72-75

 

 

 

Non c’è nulla di più affascinante che dare vita a una forma nuova. E farlo adoperando e manipolando il materiale più povero e vivo che sia reperibile in natura avvicina l’umano al divino. La ceramica e la terracotta sono tra i mezzi costruttivi e d’espressione più antichi nella storia dell’umanità, legati al mito della creazione e quindi alla possibilità di dare forma e vita a ciò che è inanimato. Sin dagli antipodi la civiltà e la cultura umane sono state segnate dal fascino per la modellazione della terra in “forma nobile”. A partire dal racconto della creazione dell’uomo, sia nella tradizione cristiana ed ebraica che nella mitologia grecoromana, si ricorre figurativamente all’atto della plasmazione: Dio o Prometeo, supremo Formatore, forgia dalla terra il primo uomo, come un vasaio, e gli alita la vita. «E così la terra, che era grezza e informe, fu modellata a figura d’uomo» (Ovidio, Metamorfosi).

 

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