Roma
a_Venire 1998-2007 | Urban
Voids 2008-2010 | Urban
Green Line 2011-2012 | Tevere
Cavo 2013-2017 - Unlost Territtories 2018-2020 - Aniene
Rims 2021-2022 - TTLine 2023-20025
TTLine
Vuoti
urbani e nuova linea 2 tra piazzale Flaminio e piazza Mancini
Roma
Dopo le esperienze di Roma a_venire, Urban Voids, Urban Green Line, Tevere Cavo, UnLost Territories e Aniene Rims, la cattedra del professor Antonino Saggio presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “Sapienza” ha avviato, a partire dal 2023, un’intensa attività progettuale lungo il tracciato della linea tramviaria 2, che collega piazza Mancini a piazzale Flaminio.
L’intervento riguarda numerose aree — di dimensioni, caratteristiche e potenzialità diverse — distribuite lungo questo percorso urbano. Alcune rivestono un altissimo valore simbolico e immobiliare, come il Borghetto Flaminio o lo Scalo de Pinedo; altre sono spazi più contenuti, ma comunque significativi nel tessuto della città. Parallelamente, il progetto urbano denominato TTline si concentra in particolare su due nodi infrastrutturali complessi: piazzale Flaminio e piazza Mancini.
Sono stati mappati circa trentacinque vuoti urbani che costituiscono il campo d’azione per i progetti architettonici della TTline. In questo contesto, la linea tramviaria 2 viene completamente ripensata, pur mantenendo il suo sedime attuale, come una grande infrastruttura ecologica inserita nella città contemporanea.
La nuova linea affronta con decisione le sfide poste dall’emergenza idrica, promuovendo un uso differenziato e sostenibile delle acque negli edifici limitrofi. Naturalmente, il tram corre su un manto erboso permeabile e il progetto sviluppa numerose soluzioni orientate al controllo ambientale e al supporto infrastrutturale, in una prospettiva di smart city.
Un aspetto centrale del progetto è il raddoppio del binario nel tratto di viale Tiziano. Questo intervento consente l’eliminazione del passaggio tramviario lungo via Flaminia, aprendo la strada alla valorizzazione della chiesa di Sant’Andrea del Vignola, anche attraverso l’auspicabile demolizione dell’edificio che oggi le sorge a ridosso. Il progetto individua inoltre aree idonee alla ricostruzione con cubatura equivalente.
In tal modo, si restituisce dignità all'intero canale verde originariamente previsto dal piano regolatore del 1911 tra Piazzale delle Belle Arti e Piazzale Manila, riportando alla luce una visione storica e rigenerando un asse urbano strategico per Roma.
Le proposte progettuali (vedi la Mappa google - goo.gl/znt2L6 - che li localizza, e il Blog - https://tt2line.blogspot.com/- che ne permette l'esame), si radicano alle necessità specifiche dell'ambiente urbano, ma allo stesso tempo propongono morfologie e programmi innovativi, spesso elaborati in rapporto con associazioni, enti e cittadini che sono stati interlocutori attivi del processo propositivo.
"In questa fase storica dobbiamo limitare al massimo il consumo di suolo agricolo, ma non possiamo bloccare lo sviluppo! Dobbiamo soltanto invertirne la direzione. E siccome non c’è sviluppo senza infrastrutture, dobbiamo creare infrastrutture di nuova generazione, infrastrutture rivolte appunto al recupero, alla densificazione e alla riqualificazione della città esistente." (A. Saggio, "L'Architetto", aprile 2014).